Nel blu dipinto di blu… la sua canzone più celebre e anche il brano italiano più suonato al mondo. Scopriamo tutte le curiosità su Domenico Modugno!
Il suo soprannome d’infanzia, Mimì, lo ha accompagnato per tutta la vita, così come quello attribuitogli dopo il mega successo di Nel blu dipinto di blu: Mr Volare. Cerchiamo di capire di più sulla sua storia, dalle origini alla fama planetaria che lo ha reso l’unico italiano al mondo capace di finire nelle case di miliardi di persone.
Chi era Domenico Modugno?
Domenico Modugno nasce a Polignano a Mare il 9 gennaio 1928, sotto il segno del Capricorno. Suo padre, Vito Cosimo Modugno, è un comandante dei vigili urbani, mentre sua madre, Pasqua Lorusso, casalinga già vedova di un precedente marito. I genitori si separano nel 1954.
Modugno ha 2 fratelli, Vito Antonio e Giovanni, e una sorella, Teresa, e per la sua vivacità da bambino tutti lo chiamano ‘Attila‘. Parte per Torino all’età di 19 anni e inizia a lavorare come gommista e cameriere. Il suo sogno di recitare sfuma e va a Roma.
Nella vita di Modugno c’è un dramma: il suicidio del padre che, nel 1960, muore dopo aver ricevuto la diagnosi di una malattia incurabile. Mimì si avvicina al mondo della politica, cercando anche di candidarsi, ma è la musica la sua dimensione.
La vita privata di Domenico Modugno
La prima storia d’amore ufficiale risale alla fine degli anni Quaranta quando Modugno si innamora di una ragazza di nome Mariuccia Calorio che, nella vita, fa la panettiera. Della loro relazione non sono rimaste molte tracce, ma tra le poche informazioni trapelate si sa solo che si sarebbero lasciati dopo poco tempo.
Negli anni Cinquanta, poi, incontra Franca Gandolfi con cui convola a nozze nel 1955 e dalla coppia nascono tre figli, Marco, Massimo e Marcello.
Nel 2014, molti anni dopo la morte del cantante, il nome di Modugno torna a galla per un quarto figlio fino a quel momento tenuto segreto. Il protagonista della vicenda è l’attore Fabio Camilli (nato dalla relazione tra Mimì e la coreografa Maurizia Calì) che inizia una causa legale contro la vedova e i tre figli per la sua parte di eredità, ottenendo la vittoria da parte della Cassazione.
Chi è la moglie di Domenico Modugno, Franca Gandolfi?
Classe 1932, Franca Galdolfi nasce a Messina il 27 novembre sotto il segno zodiacale del Sagittario. La Gandolfi è un’attrice che si divide tra cabaret e teatro, ma sceglie di seguire la famiglia e si ritira dalle scene nel 1958, poco dopo la nascita del primo figlio.
Per 43 anni accompagna il marito e lo sostiene in tutte le sue scelte fino alla morte – avvenuta nel 1994 – quando scompare quasi completamente dagli eventi e dal mondo dello spettacolo. Solo nel 2013, poi, la si nota in mezzo al pubblico del Festival di Sanremo.
Durante un’intervista al settimanale Oggi ha ritratto un curioso ritratto del marito: “Era un artista, voleva tutte le mie attenzioni per sé. Quando nel 1959 si ruppe una gamba e dovette restare in trazione per 45 giorni in clinica, pretese che io stessi lì giorno e notte. Mio figlio Marco aveva 40 di febbre ma io per correre a casa a trovarlo, dovevo aspettare che Mimmo si addormentasse“.
Nel blu dipinto di blu
La passione per la musica lo accompagna fin dalla tenera età, da quando il padre lo avvia alla conoscenza di chitarra e fisarmonica. È il 1958 l’anno della svolta, con la canzone che consegna il suo nome alla gloria su scala internazionale, per sempre.
Si tratta di Nel blu dipinto di blu, scritta con Franco Migliacci e con cui vince Sanremo. Seguono 20 milioni di copie nel mondo, migliaia di reinterpretazioni da parte di mostri sacri (da Sinatra a Armstrong, passando per Paul McCartney e David Bowie).
È il brano che lo porta a conquistare 2 Grammy Awards come miglior successo dell’anno. Domenico Modugno dà una sola spiegazione all’esplosione della sua fama:
“In una stazione radio del Michigan o dell’Indiana, chi si ricorda, arrivò un signore con il disco mio e lo mandò in onda: il giorno dopo si ebbero duemila telefonate di gente che voleva risentirlo. Lo rimandò in onda: il giorno appresso altre duemila telefonate. L’exploit di Volare nacque così“.
5 curiosità su Domenico Modugno
-Il suo concerto di Caracas è da record, con 121mila spettatori!
-Tra i più grandi successi figurano canzoni dal sapore intramontabile, come Dio come ti amo, Addio… addio, Tu sì na cosa grande, Meraviglioso, La lontananza, Piange il telefono.
-Nel 1984 ha un ictus che lo costringe ad assentarsi da palco per lunghissimo tempo.
-80mila persone lo accompagnano nel suo ultimo live, a Polignano a Mare, prima dell’addio al mondo (1993).
-Nella sua Polignano domina una statua che lo raffigura, con le braccia aperte al cielo, altra circa 3 metri e interamente in bronzo. È ideata dallo scultore argentino Hermann Mejer.